Il M.O.A. (minuto d’angolo): unità di misura della dispersione del tiro

di Roberto Palamà
01/07/2010 
 

Il cono immaginario avente il vertice all’origine del tiro e come base il cerchio circoscritto alla distribuzione degli impatti sul bersaglio, si definisce “CONO di DISPERSIONE”.
L’apertura dell’angolo al vertice di tale cono si assume come misura della dispersione di un insieme di tiri e si esprime in minuti primi. Tanto più è piccola l’apertura dell’angolo di dispersione tanto maggiore è, nel linguaggio comune, la precisione dell’arma.
Dalla trigonometria sappiamo che in un triangolo rettangolo il cateto minore è uguale al cateto maggiore moltiplicato per la tangente dell’angolo opposto al cateto minore.
Il cateto minore è nel nostro caso il diametro “A” del cerchio che circoscrive la rosa degli impatti ed il cateto maggiore è la distanza “B” che separa l’origine del tiro (volata dell’arma) dal bersaglio ( entrambi espressi con la stessa unità di misura) avremo quindi:
 

A= B tg a ossia A/B= tga 

Sapendo che la tangente di un minuto primo d’angolo vale 0,000291 e che per aperture angolari inferiori ai tre gradi basterà calcolare quante volte questo valore è contenuto nel rapporto A/B per conoscere l’apertura del cono di dispersione espressa in minuti primi d’angolo.

Se ad esempio si è ottenuto una rosa di 87 millimetri alla distanza di 150 metri (=150.000mm)

87 : 150.000 = 0,00058
0,00058 : 0,000291 = 1,99
minuti primi d’angolo.  


Una rosa di un pollice a cento yarde:

25,4: 91410 = 0,00027786
0,00027786: 0,000291= 0,9548
minuti primi d’angolo (circa 57 minuti secondi ).  


Quale diametro avrà una rosa se a cento metri la dispersione misura un MOA?    

B tga = A

 

ossia:

 

100.000 mm. x 0,000291= 29,1 mm. ( = 1,1456 pollici).

 

In realtà per un tiratore posizionato esattamente sulla verticale passante per il centro del bersaglio, la sezione del cono di dispersione con un piano passante per il vertice e per il diametro di base dà luogo ad un triangolo isoscele e non ad un triangolo rettangolo, ma considerare rettangolo un triangolo isoscele quando l’apertura dell’angolo al vertice è molto piccola non comporta sostanziali differenze nel risultato del calcolo.

Il confronto tra due rosate ottenute alla stessa distanza di tiro è immediata: la migliore è quella il cui cerchio circoscritto ha diametro minore. La migliore tra due rosate ottenute a distanze differenti sarà invece quella cui corrisponderà il minor valore del rapporto “diametro rosata / distanza di tiro”.  

Tra una rosata di 75mm. ottenuta a 150 metri ed una di 38mm. ottenuta a 80 metri qual è la migliore?  

75 : 150.000 = 0,0005 ;

38 : 80.000 = 0,00045;

...la seconda!